Il re nero: Petrolio, risorse naturali e le regole che governano il mondo (Italian Edition) by Leif Wenar

Il re nero: Petrolio, risorse naturali e le regole che governano il mondo (Italian Edition) by Leif Wenar

autore:Leif Wenar [Wenar, Leif]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Luiss University Press
pubblicato: 2016-11-03T04:00:00+00:00


LO STATO UNITO

Il fervore con cui i popoli hanno reclamato la propria sovranità va anche oltre un sogno di libertà. Tale sogno di libertà fu condiviso da tutti i movimenti di contropotere che destituirono Westfalia: dai movimenti contro la tratta degli schiavi, contro il colonialismo, contro la conquista e l’apartheid e altri ancora. Questi “movimenti contro” avevano tutti natura negativa: contrastando il potere, speravano di aprire uno spazio di libertà per lasciare che la gente comune vivesse come voleva.

Per quanto questa libertà negativa sia importante, la sovranità popolare ha anche una dimensione positiva. Liberati dalla violenza, dalla coercizione e dalla manipolazione, gli individui vogliono decidere insieme il loro destino, vogliono condividere le loro battaglie e riconciliazioni, fallire e ottenere successi mentre conducono una vita comune in quanto popolo. Gli individui vogliono contribuire di più che con la loro routine quotidiana, vogliono promuovere dei progetti al di là del loro breve arco di vita, per “essere parte di qualcosa di più grande di loro”. Dite il nome del paese con il quale vi identificate e poi immaginate come sarebbe frastornante se quel paese si dividesse. Se siete americani, ad esempio, immaginate che il mese prossimo non avrete più concittadini americani perché non ci sarà più una cosa come l’America. Nella nostra epoca, la sovranità popolare ha dato a molti ciò che Mill chiamò «il senso di unità con i nostri simili»50.

L’unità dell’umanità assume molte forme: ci sono unità di convinzioni, di giudizi, di sensazioni, di sentimenti e, la più elevata tra queste – rispetto alla quale le altre sono dei puntelli – l’unità d’azione. Quando i cittadini diventano responsabili delle decisioni del loro Stato, essi creano un popolo che agisce politicamente anziché essere un oggetto sul quale si agisce. I cittadini si uniscono in un singolo agente con una sua esclusiva biografia – le guerre e i tempi bui, le grandi riforme e gli errori – e così raggiungono un’identificazione reciproca attiva che non sarebbe possibile in nessun altro modo. È come essere in un matrimonio – un matrimonio politico – con milioni di persone. I sudditi dei regimi autoritari, come i sauditi, possono forse sentirsi tra loro connessi proprio come fratelli, ma non possono essere i creatori di una vita comune. E creare tale esistenza comune è stato un forte desiderio nel corso della storia moderna. Il popolo dovrebbe governarsi da solo.

La sovranità popolare non è, come sappiamo, la realtà del mondo. Si tratta però dell’ideale del mondo. Come dice Amartya Sen: «Mentre la sovranità popolare non è ancora praticata universalmente, né in verità universalmente accettata, nel clima generale dell’opinione pubblica il governo democratico ha raggiunto uno status per cui esso viene considerato in genere giusto»51. Persino nei paesi arabi, il sostegno alla democrazia varia tra l’83 e il 93%52. Certo, le persone intendono la “democrazia” in svariati modi e vogliono usare la democrazia per promuovere differenti fini53. Eppure, sulla sovranità popolare in quanto tale c’è un vasto consenso.

Lasciando da parte alcuni paesi che esamineremo più avanti, la sovranità popolare è oggi un principio di base dell’autorità politica in tutto il mondo.



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